Incidente probatorio

“Incidente probatorio”: un termine tecnico che confonde la logica comune
di Costantino Salis
Presidente del Comites – Grecia
L’ambiguità del termine “incidente probatorio”: una riflessione sulla chiarezza del linguaggio giuridico
Quante volte abbiamo sentito parlare di “incidente probatorio” senza comprenderne davvero il significato?
Nel linguaggio comune, la parola “incidente” evoca un evento improvviso, spesso negativo o traumatico. Tuttavia, nel diritto processuale penale italiano, il termine assume un significato tecnico ben diverso: indica una procedura accessoria rispetto al processo principale, volta a raccogliere prove in anticipo per evitarne la perdita o l’inutilizzabilità.
Pur conoscendo il valore giuridico di questa espressione, ritengo che il suo utilizzo sia fuorviante per chi non ha una formazione legale. La giustizia dovrebbe parlare un linguaggio chiaro e comprensibile, perché appartiene a tutti i cittadini. In greco, ad esempio, si potrebbe tradurre semplicemente come “procedura probatoria anticipata”, un’espressione più diretta e priva di ambiguità.
Una riflessione da chi conosce anche il greco
Chi, come me, conosce la lingua greca moderna — e ancor più la sua struttura etimologica — avverte in modo ancora più netto questa dissonanza. Il greco è una lingua in cui ogni parola ha una radice trasparente, un significato coerente, una funzione logica. Se volessimo rendere il concetto di “incidente probatorio” in greco, potremmo usare espressioni come:
προκαταρκτική αποδεικτική διαδικασία (procedura probatoria preliminare)
εξαιρετική αποδεικτική ενέργεια εκτός κύριας δίκης (atto probatorio eccezionale fuori dal processo principale)
In entrambe le espressioni, ogni parola spiega qualcosa: il contesto, la funzione, la natura eccezionale. Nulla è lasciato all’ambiguità. La lingua serve alla comprensione, non alla tradizione astratta.
È giunto il momento di riflettere su come rendere il diritto più accessibile, adottando termini che rispettino la logica comune e facilitino la comunicazione tra istituzioni e cittadini.
L’evoluzione del linguaggio giuridico non deve temere di allontanarsi da espressioni radicate nel passato, ma piuttosto abbracciare una trasformazione che lo renda sempre più efficace nel comunicare i principi fondamentali del diritto. La chiarezza del linguaggio è un passo fondamentale per avvicinare la giustizia alle persone. Perché anche le parole devono essere comprensibili.
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