Le prime immagini “a pieni colori” del telescopio James Webb, il più potente mai costruito finora
Frutto della collaborazione tra Nasa, Agenzia spaziale europea e canadese, è stato lanciato in orbita a Natale 2021 e ha inviato le prime immagini mai raccolte finora da un telescopio spaziale
Ecco le prime immagini “a pieni colori” dal James Webb, il telescopio spaziale nato dalla collaborazione fra Nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Agenzia spaziale canadese (Csa).
La prima è di un pianeta esterno al Sistema Solare, un gigante simile a Giove distante 1.150 anni luce da noi e che rivela la firma distintiva dell’acqua. I dati mostrano molto chiaramente come il nuovo telescopio potrà analizzare pianeti lontanissimi e cercare anche eventuali firme chimiche della vita.
La seconda foto, rilasciata in occasione di una diretta web, è la spettacolare vista di una nebulosa planetaria, ossia il “guscio” di polveri che avvolge espulsi da una coppia di stelle giunte all’ultima fase della loro attività. Si tratta della nebulosa catalogata come NGC 3132 e conosciuta informalmente come la Nebulosa dell’Anello Meridionale, distante circa 2500 anni luce. La potente vista a infrarossi di Webb porta in piena vista la coppia di stelle che ha dato vita a questa nebulosa, insieme a strutture eccezionali, create mentre le stelle modellano il gas e la polvere intorno a loro.
Il terzo scatto è dedicato al cosiddetto “Stephan’s Quintet”, uno spettacolare raggruppamento di cinque galassie. La nuova immagine mostra in dettagli mai visti in precedenza come le galassie che interagiscono tra loro inneschino la formazione di stelle l’una nell’altra e come il gas nelle galassie venga disturbato e deviato da un buco nero nelle vicinanze delle cinque galassie. Gruppi di galassie vicini come queste potrebbero essere stati più comuni nell’Universo primordiale, quando il materiale surriscaldato e in caduta potrebbe aver alimentato buchi neri molto energetici.
Si tratta dell’ultima foto del primo set di immagini a “pieni colori”, come le ha definite la Nasa stessa, indicando che si tratta delle prime immagini rilasciate sfruttando le piene potenzialità del telescopio. Sono delle “scogliere cosmiche”, ovvero il margine di una spettacolare nebulosa che ricorda la forma di una scogliera. Si tratta di un dettaglio nella Nebulosa Carina in cui sono ben visibili una grande quantità di stelle in piena formazione che finora non era mai stato possibile osservare con nessun altro strumento. Quelle che ricordano delle montagne sono il bordo di una gigantesca cavità gassosa all’interno della nebulosa e i picchi più alti in questa immagine sono alti circa 58 anni luce. L’area “cavernosa” è stata scavata dalla nebulosa dall’intensa radiazione ultravioletta e dai venti stellari di giovani stelle estremamente massicce, calde, situate al centro della bolla, sopra l’area mostrata in questa immagine.
“Assistere a un momento come questo, alle prime immagini in arrivo dal più potente telescopio spaziale mai messo in orbita è un’opportunità fantastica che arriva una volta nella vita perché cambierà il modo con cui conosciamo l’universo” ha commentato Josef Aschbacher, direttore generale dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), nel corso dell’evento di presentazione delle prime immagini in arrivo dal telescopio spaziale Webb. Ricordando il lancio realizzato con un razzo Ariane 5 dal centro spaziale europeo di Kourou, in Guyana Francese, il giorno di Natale 2021, Aschbacher ha sottolineato che “siamo estremamente orgogliosi di aver collaborato a tutta la missione e averne curato il lancio. Un successo tale, così accurato, che garantirà alla missione di avere una vita operativa più lunga del doppio”.