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Le celebrazioni del Giorno della Memoria

“I Giusti tra le Nazioni” al Quirinale, Mattarella: “Il culto del capo è stato un virus micidiale”

Cerimonia al Colle con il presidente della Repubblica, Giorgia Meloni e la comunità ebraica. Gli interventi di Simonetta della Seta, Noemi Di Segni e del ministro Valditara. Il toccante ricordo di Sami Modiano

La storia della deportazione e dei campi di concentramento non può essere separata dalla storia delle tirannidi fasciste in Europa: ne rappresenta il fondamento condotto all’estremo, oltre ogni limite della legge morale che è incisa nella coscienza umana”. Sergio Mattarella cita Primo Levi, “un sopravvissuto all’inferno di Auschwitz” che nel 1973 ha “scolpito il giudizio sulle radici e sulle responsabilità prime del più grave sterminio, organizzato e programmato ai danni di donne e uomini definiti di razze inferiori, compiuto nella storia dell’umanità”.

“Le ideologie di superiorità razziale, la religione della morte e della guerra, il nazionalismo predatorio, la supremazia dello Stato, del partito, sul diritto inviolabile di ogni persona, il culto della personalità e del capo, sono stati virus micidiali, prodotti dall’uomo, che si sono diffusi rapidamente, contagiando gran parte d’Europa, scatenando istinti barbari e precipitando il mondo intero dentro una guerra funesta e rovinosa” ha aggiunto il presidente della Repubblica.

“I Giusti tra le Nazioni”: questo il titolo della celebrazione del Giorno della Memoria – che si ricorda domani, 27 gennaio – in corso al Quirinale nel Salone dei Corazzieri, alla presenza del presidente della Repubblica e della premier Giorgia Meloni. Sono presenti tra gli altri il presidente del Senato, Ignazio La Russa, e quello della Camera, Lorenzo Fontana, oltre ad alcuni ministri, tra i quali Crosetto, Piantedosi, Sangiuliano, Abodi. In prima fila, anche i vertici della comunità ebraica romana, tra cui il presidente Victor Fadlun, Antonella Di Castro e Mario Venezia, alla guida del museo ebraico di Roma. Accanto a loro Sami Modiano, superstite dell’Olocausto.

Intervengono anche Simonetta della Seta, presidente del Gruppo di lavoro Memoriali e Musei dell’IHRA (International Holocaust Remembrance Alliance), Noemi Di Segni, presidente dell’Ucei, e Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito. Quest’ultimo si è soffermato sul concetto di “persona” e sul tentativo di cancellarlo con la Shoah, che è stata – ha sostenuto il ministro – “la negazione della persona”. Il titolare di viale Trastevere ha poi aggiunto che il concetto di “persona” è il “cardine della civiltà occidentale, che venne calpestato proprio nel cuore dell’Occidente. Persona, valore costituzionale sommo per la nostra Carta. Sta qui, forse, il segreto della terrificante eccezionalità dell’Olocausto, nella cancellazione della stessa nozione di persona, che ha portato alla cancellazione fisica di milioni di persone”.

La presidente Di Segni ha invece sottolineato che “l’Italia che si appresta a guidare il G7 e a ricoprire un ruolo di rilievo nel domani europeo deve trasmettere quella capacità di innovazione nella salvaguardia di valori e dignità della persona. I media, i social devono associare alle immagini una narrazione corretta che informa e non indottrina odio. Nelle scuole deve proseguire convintamente il progetto di educazione civica e lotta a ogni forma di odio e antisemitismo. L’Italia deve portare dentro di sè l’immagine scolpita della memoria e di chi ne è ancora testimone”.

Le sorelle Andra e Tatiana Bucci, sopravvissute ad Auschwitz, portano le loro testimonianze, intervistate da due studenti di rientro dal “Viaggio della Memoria”, in ricordo delle vittime della Shoah, organizzato in Polonia dal Ministero dell’Istruzione.

L’attore Alessandro Albertin legge alcuni brani di testimonianze, mentre il compositore Gabriele Coen, interprete della nuova musica ebraica, accompagnato da Alessandro Gwis al pianoforte e dalla voce di Barbara Eramo, esegue intermezzi musicali.

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